mercoledì 11 giugno 2008

Cominciamo a dipingere

Bene, allora, i pezzi sono pronti, lavati e con la mano di fondo, i colori e i pennelli sono pronti, via è ora di iniziare a dipingere le miniature, finalmente.

Ancora una piccola premessa: se pensate che dipingere un soldatino significhi colorarlo come si faceva con i disegni dell'asilo, riempiendo gli spazi con un colore uniforme corrispondente in linea di massima a quello reale, accontendandosi della macchia di colore che ne deriva, beh, allora, quello che sto per scrivere non vi interessa. Dipingere un soldatino significa ricreare anche le sfumature del volto, il panneggio degli abiti il luccichio delle armi. Per ognuno di questi aspetti esiste una tecnica, a volte complessa, a volte semplice ma efficace, che nel loro complesso fanno sì che il soldatino non sia solo un pupazzetto colorato, ma una piccola opera d'arte, che tende a ricreare la realtà. In queste righe riporteremo la nostra esperienza di pittura, anche di lunghi anni di sperimentazione. La pittura dei soldatini, così come quella su tela o di acquarelli richiede pazienza, sperimentazione, passione e tempo. Come si dice: nessuno nasce "imparato"!
Vedrete che con l'esperienza riuscirete a realizzare qualcosa di cui essere veramente soddisfatti. Sennò, trovate qualcuno che ve li dipinge!

La foto a destra ritrae alla perfezione quello che intendo dire: dipingere così male dei pezzi Zvezda è veramente impresa difficile, ma qualcuno ci riesce ed è anche così orgoglioso da mettere la foto on line.

(Scusate, ma sulla pittura dei soldatini sono spesso piuttosto intollerante!)

Cosa si dipinge per primo: bisogna iniziare a "vestire" il soldatino, iniziando dalla pelle, passando alla camicia , ai pantaloni, alla giacca, ai pantaloni, alle ghette, alle scarpe e al cappello. Infine si faranno le buffetterie, i bottoni, le spalline, le medaglie, le armi e le bandiere.

Per facilitare il discorso, a fianco del colore inserirò il numero di codice del corrispondete flacone Vallejo (io uso quelli). Non dovreste comunque avere grossi problemi a riconoscere il colore anche in altre marche.

Quindi, iniziamo con la pelle e, in particolare con il viso. La prima mano dev'essere con un color carne: alcuni preferisono il carne opaca (70955) ma io, dopo lunga riflessione, sono recentemente passato al carne medio (70860). E' un pò meno pallido e copre meglio la base nera.

Quando la pittura è asciutta, effettuate un lavaggio con patina marrone (854), allungata con poca acqua. Inizialmente la mano sembrerà troppo pesante ma lasciate asciugare e questo è il risultato.

Siccome sembra un pò troppo abbronzato (!!!) è il caso di schiarire un pò, con una miscela dei due colori carne di cui sopra (50% e 50%), le parti del viso che ricevono più luce e cioè naso, mento, guance e , dove esposta, la fronte. facciamo attenzione a lasciare più scure le seguenti parti: attaccatura dei capelli, orbite, sotto il naso e sotto il labbro inferiore, lati del naso, sotto il mento.

Vivacizzare le gote aggiungendo a questa mistura pochissimo scarlatto (817), con il quale dipingeremo anche il labbro inferiore (solo quello, sennò sembrerà che il soldatino abbia messo il rossetto!).

Poi, con carne opaca pura, schiarire ancora il naso e la punta del mento. Questo è il risultato:

Per questa scala potremmo essere soddisfatti. Poi nella massa dei pezzi nessuno andrà a notare piccoli particolari, e l'effetto è notevole.
Tuttavia se volete ancora migliorare i pezzi, potreste aggiugere gli occhi come nell'ultima foto, o la barba incolta, aggiungendo un velo di nero sul mento. A voi la scelta!
Ah, dimenticavo: i capelli! Non fate tutti i soldatini di un battaglione con lo stesso colore di capelli, ma sbizzarritevi con nero, marrone in varie tinte e biondo (non giallo polenta, vi prego!).
Per le mani o gli arti nudi fate gli stessi passaggi per il viso, fermandovi anche al terzo stadio (ovvero: carne medio, lavaggio con patina marrone e mistura carne medio - carne opaca).



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